Terruso Saverio
Saverio Terruso nasce a Monreale (Pa) l’11 gennaio 1939. Dopo aver frequentato a Palermo i corsi della scuola D’Arte fino al 1959, si trasferisce a Milano, dove segue a Brera i corsi di Pittura di Domenico Cantatore, conseguendone il diploma. In seguito frequenta la scuola di scultura di Francesco Messina, sempre all’Accademia di Brera.
Il 1963 segna l’inizio della carriera artistica di Terruso, che esordisce con una serie di mostre personali e collettive in tutta Italia. Negli anni settanta firma un triplice contratto con la galleria Carini, la Sant’Erasmo e il Centro D’Arte Pesce di Milano.
Lavora intensamente ed è il più giovane pittore inserito in un gruppo di maestri contemporanei quali; Guttuso, Sassu, Fiume,ecc.
Dopo aver insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e all’Accademia di Carrara, Terruso, dal 1979 è titolare della cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Nel 1976 la pittura di Terruso approda in Germania, dove riscontra consensi ed i suoi dipinti vengono esposti in Musei ed importanti Gallerie come la “Haus Der Kunst” di Monaco di Baviera, la “Picta Galerie” di Ulm, la “Hilghe Galerie” di Augsburg.
Nel 1979 viene organizzata una importante personale nella Sala Comunale D’Arte Contemporanea del Palazzo Doria a Loano e nel 1981 espone i suoi dipinti in una grande mostra alla Galleria Civica D’Arte Contemporanea di Monreale. In Questa occasione viene stampata una monografia :”Saverio Terruso e il Cristo di Monreale”. Lavora con la Galleria “Toninelli” di Roma, che dopo una personale, esibisce i suoi dipinti nei grandi Expo d’Arte in Italia, e soprattutto all’estero: “International Art Exposition” Chicago; “Art Jonction International” Nizza; “Fiac” Grand Palais Parigi; “Art LA” Convention Center di Los Angeles.
Dall’85 espone in Brasile: “Museo Auditorio” H.Stern a Rio De Janeiro; “Fundaçao Cultural” di Brasilia e Belo Horizonte; Galleria “Toulouse” di Rio De Janeiro; Museo “M.A.C.A.” di San Paolo; Galleria “Ramboz” di Porto Alegre – Rio Grande Do Sul; “Palacio Borriga Verde” Estado di Santa Caterina.
Contemporaneamente ai successi in Brasile, i dipinti di Terruso vengono conosciuti anche negli Stati Uniti.
Il “Jersey City State College” richiede una sua personale con lavori di grandi dimensioni. I contatti con alcuni artisti americani lo stimolano a programmare una serie di esposizioni. Dal 1991 alla “Pyramid Gallery” di New York; alla “Arregui Hsia Fine Art” di Coral Gables in Florida.
Nel 1992 espone alla Galleria “Merging One” di Santa Monica in California. Nel 1994 alla “Punaluu Gallery” di Punaluu – Awaii.
Dall’amicizia con il gallerista Max G.Bollag di Zurigo, nasce un rapporto di lavoro che continua tuttora. Bollag nell’87 propone una personale di Terruso nella sua Galleria a Zurigo, in cui vengono esposti 40 oli che vengono tutti acquistati ed inviati in vari paesi del mondo tra cui Stati Uniti ed Israele. Nel 1994 è con una mostra itinerante in varie città del Messico.
Nello stesso anno inoltre l’artista espone dipinti di grandi dimensioni nella cinquecentesca “Loggia Della Mercanzia” di Genova. La mostra è Patrocinata dal Comune di Genova.
Sempre in Messico nel ’95 è invitato ad esporre al “Museo Correos” di Città del Messico in occasione del “Dia Mundial De Correo” ;(presenti più di venti ambasciatori di ogni parte del mondo, e l’orchestra della Marina Militare Messicana).
Nel Marzo 1996 espone alla “Trigram Gallery” di Hong Kong. Contemporaneamente sono numerosissime le mostre in tutta Italia.
Nel 1998 viene realizzata una importante personale con quadri di grandi dimensioni al “Museo de La Nacion” di Lima, in Perù. Presenti all’inaugurazione l’Ambasciatore d’Italia, il Ministro della Cultura del Perù, il più grande muralista peruviano vivente: Manuel Ugarte Elespuru, che tiene un lungo entusiastico discorso di presentazione dicendo che invece di “Terruso” il pittore italiano avrebbe dovuto chiamarsi “Luminoso” a causa degli straordinari colori luminosissimi coi quali dipinge le sue tele. Ed altre personalità del mondo Culturale e Politico peruviano.
Dello stesso anno è la mostra presso la Municipalidad di Cuzco, l’antica capitale dell’impero Inca sita a 3200 metri. Due grandi dipinti di Terruso si trovano presso il Museo de la Nacion di Lima e presso la Municipalidad di Cuzco.
Nel 1999 Terruso è di nuovo a Lima con due mostre in contemporanea: oli alla Galleria “Cecilia Gonzalez” e grafica al “Museo de la Nacion”.
Nel gennaio 2000 viene allestita a Hong Kong una importante mostra presso la “Trigram Gallery” dove espongono i più importanti pittori cinesi residenti in tutto il mondo e Terruso figura come unico occidentale e viene invitato a tenere una conferenza.
I dipinti di Terruso sono sempre presenti nelle più importanti aste: Finarte, Sotheby’s, Christie’s, e nelle più importanti fiere dell’arte americane: New York, Chicago, Miami, Los Angeles, ecc.
Il lavoro di Terruso si alterna fra lo studio di Milano e quello di New York. “Quello di Terruso è un universo eclettico. Il suo dinamismo creativo irrompe come un torrente in piena dalle grandi tele che egli affronta come una sfida con se stesso, insofferente dei confini, intesi come limitazione di spazio e di tempo.
Ed infatti li supera continuamente, sia realizzando dipinti sempre più grandi, ma anche nelle tele di piccole dimensioni. Questo superamento dello spazio è costantemente evidente, tangibile. Ogni rappresentazione pittorica non è che il particolare di un immenso affresco, è il dettaglio palpitante di un attimo di vita, mediata dall’interpretazione fantastica dell’artista.”
“Gli inizi del Terruso pittore sono estratti. L’esuberanza e l’entusiasmo da neofita del giovanissimo artista sfociano in esplosione di colore, scintillanti fuochi d’artificio che attestano quale potenziale di creatività sia in possesso del giovane artefice. Ma ben presto questa pur inebriante produzione non appaga più Terruso. Egli medita e decide di arginare e disciplinare la sua spontaneità coloristica entro i vincoli di una studiata figurazione. Osserva e lavora moltissimo. Per anni produce centinaia e centinaia di disegni. Il tratto è forte, deciso, personalissimo.
Bellissima la serie di quelli raffiguranti i terremotati, eseguita durante il terremoto in Sicilia del 1968. In quell’epoca Terruso, costretto ad un periodo d’immobilità a causa di una frattura ad un ginocchio, ascolta tutti i bollettini trasmessi dalla radio e lavora appassionatamente, vivendo l’angoscia e la paura della sua terra attraverso quei drammatici disegni.
E i risultati di quell’instancabile ricerca di sintesi della figurazione si fanno ben presto sentire nella pittura che appare salda e ben strutturata nella robusta costruttività coloristica.
Col passare degli anni il colore si affina, e via via rischiarandosi, arriva ad una luminosità che ha il bagliore delle gemme più preziose ed una purezza incomparabile.”