Uzzaco Giuseppe

Giuseppe Uzzaco
La produzione artistica di Giuseppe Uzzaco si innesta perfettamente in un filone pittorico che unisce tematiche realiste ad un linguaggio tendenzialmente espressionista. Infatti se il soggetto è rivolto al mondo del lavoro e delle classi popolari lo stile prevede un’interpretazione sintetica della realtà. In uno spazio bidimensionale tutto viene semplificato per trasfigurare la realtà in senso espressivo e simbolico.
Si esce dal particolare per giungere ad una rappresentazione iconica che ha i caratteri dell’universalità.
Il processo di astrazione, dunque, viene condotto dal pittore per ricavare l’essenziale dai dati sensibili.
Il soggetto viene così risolto in una giustapposizione di zone cromatiche, dai colori vivaci e brillanti, in cui si perde la volumetria dei soggetti e le loro fisionomie.
In questo modo Uzzaco crea un’immagine carica di valori primari, immutabili, grazie all’essenzialità espressiva e alla forza cromatica.
La stesura compatta del colore, che ricorda una à plat gauguiniano, avviene per mezzo di una stesura densa e corposa.
La luce invade tutta la scena cristallizzandola, ulteriormente, in una dimensione senza tempo.
Giuseppe Uzzaco è stato un pittore palermitano nato nel 1932 e scomparso nel 2020. La sua produzione artistica si occupa soprattutto di scene di genere di carattere popolare, scelte tra la povera gente quella umile e laboriosa con un grande interesse verso la vita di contadini e pescatori, tutti rigorosamente senza volto.
Il suo linguaggio è tendenzialmente espressionista, fondato sull’uso di colori compatti e dalle tonalità accese. Nel 1974 il Comune di Palermo gli ha dedicato la prima mostra a Palazzo Butera. In seguito a esposto le sue opere in Italia ed in Europa in città come Roma, Parigi, Londra, Varsavia e Bari. Uzzaco è famoso anche per le sue pitture murali realizzate all’Isola delle Femmine, Trappeto e Montelepre.